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Fitodepurazione e Eichhornia Crassipes: la gestione naturale delle acque reflue

  • Autore: PEISER ANDREA
  • 19 ott, 2018

La depurazione delle acque reflue è un’esigenza avvertita da ogni società sviluppata e non è un caso se già nell’antica Roma vennero costruiti sistemi naturali che aiutavano allo scopo e, grazie ai quali, era possibile allontanare germi e sostanze nocive, senza impiegare particolari mezzi se non semplicemente condotti e tecniche di trasporto.

Nonostante al giorno d’oggi esistano tecnologie avanzate che, non solo permettono di eseguire depurazioni di acque di scarto di tipo civile e industriale, ma danno anche la possibilità di controllarne adeguatamente ogni fase del processo così da avere sempre una chiara visione della capacità funzionale dei depuratori, ultimamente si assiste ad una vera e propria proliferazione di metodi naturali per il trattamento delle acque reflue, tra i quali quelli eseguiti per mezzo del giacinto d’acqua costituiscono di sicuro gli interventi ai quali si sta puntando maggiormente, proprio in virtù dell’efficacia di tali soluzioni.

Sistemi di ultima generazione

Seppur, come visto, l’utilizzo di piante per la fitodepurazione è una pratica adottata da sempre, la disponibilità di risorse tecnologiche di ultima generazione permette oggi la costruzione di sistemi altamente funzionali, migliori di quelli meccanici e maggiormente elaborati.

Per realizzare un impianto adeguato sono necessari dei preparativi che permettano di creare le condizioni adatte alla vita della flora installata, poiché altrimenti ne verrebbe compromesso tutto il sistema: la funzione di depurazione non è infatti esercitata direttamente dalla pianta, ma dagli organismi batterici cui questa dà vita tramite la sua attività biologica e che devono essere considerati i veri responsabili della fitodepurazione.

Da una simile premessa è facile comprendere come, seppur si tratti di tecniche naturali, la complessità di realizzazione di questo genere di sistemi richiede massima attenzione nel corso di tutto il processo, onde evitare che si possano creare situazioni di intasamento o che, per altri motivi, potrebbero portare ad effetti indesiderati. Un’errata depurazione delle acque può essere altamente nociva per le zone circostanti e gli stessi abitanti: bisogna prestare attenzione massima.

I vantaggi dei sistemi fitodepurativi

Più grande è l’impianto, maggiori saranno le cure necessarie affinché questo possa espletare appieno le proprie funzioni e, pertanto, è fondamentale eseguire corrette manutenzioni che permettano di analizzare la qualità del processo di purificazione, le quali naturalmente variano poi in base al particolare tipo di impianto depurativo al quale si dà vita.

A parte questo, i sistemi di fitodepurazione sono altamente vantaggiosi per chiunque:

  • i costi di realizzazione e gestione sono estremamente bassi;
  • vi è completa assenza di odori sgradevoli ed insetti nei sistemi fitodepurativi a flusso sommerso;
  • limitata presenza batterica;
  • riduzione dei consumi energetici;
  • sostituendo le classiche strutture meccaniche con piante in grado di vivere nell’acqua si potrà dar vita ad un ambiente naturale di grande bellezza e rigogliosità, lavorando così anche a supporto della natura e delle specie che la popolano.

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